Capaccio Paestum. Sarà inaugurata sabato 12 marzo, alle ore 17.00, presso il Grand Hotel Paestum Tenuta Lupò, la mostra "L'Oro de 'la Città' - E il giornale diventa opera d'arte", personale dell'artista salernitano Vincenzo Vavuso. Pensata e realizzata in sinergia con il quotidiano "la Città" di Salerno, la Fondazione Alfonso Gatto e Arti Grafiche Boccia, la mostra prevede l'esposizione di sedici opere, tra sculture e cromostrutture, formate in tecnica mista con pagine, frammenti e copie intere del quotidiano "la Città", artisticamente modellate e solidamente cristallizzate. E' stata già esposta con notevole risonanza a Salerno, presso l'Arco Catalano e dal 10 al 22 gennaio presso la Mediateca Marte di Cava de' Tirreni. Ha costituito la base dell'annuale Calendario del giornale"La Città". Data la sua originalità e specificità, dell'evento si sono occupati anche il settimanale L'Espresso e il quotidiano La Repubblica. La mostra sarà aperta fino al 25 aprile, a Paestum, nella hall del Grand Hotel Tenuta Lupò che è un complesso nato dal restauro di un'antica residenza di caccia, impreziosito da ambienti moderni, ispirati alle caratteristiche architettoniche delle case rurali dell'800, immerso in un parco di 90.000 metri quadrati, tra agrumeti, prati verdi, piante secolari e giardini mediterranei. L'esposizione "L'oro de 'la Città'" nasce da un incontro stimolante e per certi versi "naturale": da una parte un artista come Vincenzo Vavuso che, negli ultimi anni, ha coniugato la ricerca formale con l'impegno etico e sociale, specializzandosi in opere di forte impatto visivo che denuncino il degrado in cui la società, pervasa da indifferenza, ignoranza e corruzione, sta facendo cadere la cultura e l'arte; dall'altra, un quotidiano come "la Città", che, oltre a lanciare all'epoca del suo esordio in edicola una formula coinvolgente ed innovativa di presenza territoriale, si impegna costantemente nel mantenere alte la qualità e la voglia stessa di informazione e di partecipazione, di cultura. Dalla convergenza degli intenti e degli ideali sono nate le opere della mostra "L'oro de 'la Città'": in quasi tutti i lavori prevale il color oro, ad indicare il tesoro che la cultura, la lettura e l'arte in genere, se ben coltivati, possono offrire. Di rimando, lo splendore dell'oro è accompagnato dall'oscurità di bruciature e sgualciture che rappresentano lo stato di crisi in cui viviamo. L'utilizzo pressoché totale delle pagine del giornale non rappresenta solo il recupero di materiale potenzialmente da macero, ma anche quello simbolico del valore permanente e perenne che può e deve avere la carta stampata.
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