Iacuzio proviene da una famiglia di umili origini: papà calzolaio, madre casalinga. I primi problemi psicologici subentrano in età scolastica; il poeta è costretto a lasciare la scuola.
A 34 anni è internato per la prima volta con diagnosi di disturbo bipolare. I rapporti interpersonali, con le donne, con le persone del paese sono difficili, di isolamento e talvolta conflittuali.
Grazie all'incontro con la scrittura e con la Biblioteca di Montoro, dove lavora la signora Adelina, con la pittrice Petrizzi, sempre di Montoro,Gerardo riscopre l'amore per la scrittura, per la letteratura, e nel 1982 riesce a pubblicare qualcosa con una piccola casa editrice.
Ad oggi Iacuzio ha scritto un totale di 10 volumetti, uno dei quali con altri autori locali. Alcuni sono pubblicati su Internet dall'Archivio monografico dell'Associazione 'Arte Italiana' di Milano, che lo ha aiutato per la trattativa con la Mondadori. La Biblioteca Comunale di Montoro Inferiore ha organizzato per lui presentazioni letterarie, tra cui a breve quella di una pubblicazione cha per titolo"Pause della Storia".
Scrive Iacuzio nella lettera alla redazione della trasmissione: "Dal 1995 la gente mi ha apprezzato e non mi considera più solo una persona con problemi psichici. La Biblioteca è diventata un luogo dove io riesco a scrivere e a comporre le mie poesie più belle. iI resto della giornata la passo camminando e siccome sono una persona schiva mi chiamano 'libero pensatore'. Molte volte essere considerati pazzi ha i suoi lati positivi: puoi dire ciò che vuoi senza che nessuno ti denunci".