di Rina Figliolia
Come ogni anno il carnevale ci travolge con la sua allegria fatta di suoni, colori, maschere e coriandoli. Questa festa, legata al mondo cristiano, e particolarmente a quello cattolico, ha origini ben più antiche, come ad esempio nelle dionisiache greche o saturnali romani. Il termine deriva dal latino “carnem levare” (eliminare la carne) ed indicava il banchetto che si teneva l’ultimo giorno di carnevale, il martedì grasso, subito prima del periodo di digiuno e astinenza della Quaresima.
Caratteristica di questa festa, oltre alle tavole imbandite, di piatti molto ricchi quali lasagna, polpette, insaccati, e dolciumi, sono le “mascherate”, i balli, le sfilate che si organizzano un po’ ovunque. Anche a Fisciano quest’anno, abbiamo potuto partecipare festosamente, alle sfilate dei carri allegorici provenienti dai comuni limitrofi.Nel pomeriggio di sabato a Penta e poi a Fisciano con alcuni carri del sanseverinese e il tradizionale ‘ntreccio degli amici di Sava, e nella mattinata di domenica a Lancusi, dove abbiamo visto sfilare quattro carri di Baronissi e due di Coperchia.