
Napoli. "Sono due i macigni che pesano sui cittadini italiani: il debito pubblico e la palude burocratica". Queste le parole del Governatore campano Vincenzo De Luca nel corso della sua consueta intervista settiamanale a LiraTv. "Il quadro amministrativo e istituzionale blocca tutti e questo è un tema che il premier Renzi sta affrontando anche se le difficoltà sono molteplici - ha proseguito De Luca -. L'Italia ha 2300 miliardi di euro di debito pubblico, ciò vuol dire che rispetto ad altri Paesi europei abbiamo annualmente 40 miliardi di euro in meno. Per anni il bilancio è stato usato per le politiche clientelari e per gente che andava in pensione prima dei 50 anni, un'autentica vergogna, ed oggi ci ritroviamo senza risorse da investire. Altro problema è quello della palude burocratica: abbiamo una macchina amministrativa a dir poco farraginosa. In Italia contiamo 200 mila leggi mentre la Germania ne ha 60 mila, per cui da noi la trasformazione urbana è lentissima, il passaggio dalle idee alla realizzazione di un progetto è un percorso di guerra anche a causa delle competenze frantumate e dei ricorsi amministrativi. Proprio della modernizzazione dell'Italia si discuterà nel prossimo Referendum. Sono sempre più convinto che questa sia l'ultima occasione per far sì che cambi qualcosa".