Napoli. Mancano meno di 48 ore al Referendum Costituzionale ed il Governatore campano Vincenzo De Luca ha ribadito, ai microfoni di Lira Tv, la sua totale convinzione nel votare sì: "Siamo arrivati alla fine di questa campagna referendaria e molti di noi tireranno un sospiro di sollievo. E' un voto importante e spero che la confusione di queste settimane riesca, alla fine, a far comprendere le domande fondamentali. Oggi sono in discussione la modernizzazione dell'Italia - ha dichiarato De Luca - e la semplificazione del nostro Paese e questi aspetti riguardano tutti i cittadini, qualsiasi sia l'orientamento politico. L'Italia è l'unica nazione al mondo che presenta due camere con le medesime funzioni, la proposta di questo Referendum prevede l'esistenza di una sola camera che si occupi del 90% delle leggi ed il superamento del vecchio Senato che diventerà, invece, espressione delle Regioni e dei Comuni. Chi sostiene che non avremo più il diritto di scegliere i senatori - ha aggiunto il Presidente De Luca - forse dimentica che non abbiamo mai avuto la possibilità di sceglierli per cui, qualora vincesse il sì, non verrà a mancare questo diritto; inoltre, attualmente l'immunità parlamentare esiste per 315 senatori ma è ben diversa da quella che esisteva un tempo". Il Governatore si è espresso anche in merito alle modifiche relative alla nostra Costituzione: "La prima parte della Costituzione, ovvero quella relativa ai principi e ai valori della Repubblica Italiana, resta uguale, le modifiche saranno apportate alla seconda parte, cioè quella riguardante le norme attuative da adeguare ai cambiamenti della società. E, sempre a chi contesta il Referendum, ricordo che in Italia non è nemmeno la prima volta che la Costituzione viene modificata. Tra coloro che sostengono il no ci sono diverse correnti di pensiero ma spero sia chiaro che se i cittadini bocciano questo Referendum vuol dire che intendono mantenere la Camera ed il Senato così come sono, il bicameralismo perfetto, i 315 senatori, la confusione delle competenze tra Stato centrale e Regioni ed il Cnel. Questa è l'ultima occasione che il Sud ha a disposizione perché il Nord va avanti lo stesso anche se non vince il sì. La Campania ed il Mezzogiorno, dal 2008, devono ancora recuperare i posti di lavoro persi ed ora più che mai c'è bisogno dell'attenzione del Governo, come già sta accadendo. Il Sud - ha concluso De Luca - ha bisogno di essere sburocratizzato ed un Governo tecnico non è assolutamente auspicabile".
Il presidente tiranno

Donald Trump sta sfidando le peggiori categorie più consolidate della politica tradizionale,
...