
Salerno. In occasione del decennale della compagnia dei Pappici, la rassegna "Teatro d'Autunno" ha subito una forte svolta traslocando dalla sede situata nel quartiere di Sant'Eustachio alla più centrale in via Dalmazia, all'interno del Dopolavoro Ferroviario. Grazie al sostegno del presidente Francesco Cicalese, la rassegna è divenuta un concorso di teatro amatoriale trasformandosi poi ufficialmente nel "Premio Thalìa". Sette compagnie si sono alternate negli ultimi due mesi sul palco della manifestazione che ha riscontrato grande successo: numeroso il pubblico presente, tra cui anche una giuria tecnica composta da giornalisti che ha presenziato a tutte le serate per selezionare con attenzione i vincitori. Tantissime le emozioni provate grazie agli spettacoli variegati che hanno proposto attori e registi provenienti non solo da Salerno ma anche dalla provincia e dai paesi vicini. Dalla commedia napoletana al teatro dell'assurdo passando per Pirandello e Dario Fo. Durante la serata conclusiva, che si è svolta sabato 26 Novembre, ha avuto luogo la celebrazione dei vincitori della rassegna che hanno ricevuto opere create appositamente da Maria Pellegrino. Tra colori e stacchetti divertenti, interviste e menzioni d'onore, i giurati hanno premiato le compagnie proclamate che si sono distinte per originalità e impatto emotivo. Particolarmente difficile è stata la scelta della miglior attrice protagonista: sia Marika Grieco degli Ipocriti con "Il morto sta bene in salute" che Carmen Santoro de Il Mosaico con "Coppia aperta quasi spalancata" si sono aggiudicate il premio. La forte presenza scenica di Enzo Fauci della compagnia Samarcanda con "L'anatra all'arancia" ha colpito maggiormente chi ha giudicato le performance e lo ha fatto trionfare. Il miglior attore non protagonista è invece Gianfranco Santorelli della compagnia Camomilla a Colazione con "Arturino, si nasce uguali... diversi si diventa", spettacolo che ha vinto anche la categoria miglior regia. Teatro In-stabile di Salerno ha conquistato il premio per il miglior spettacolo con "La cantatrice calva" di Eugene Jonesco per "aver affrontato un pezzo teatrale non facile del genere dell'assurdo in una cornice squisitamente inglese". Quella dell'altra sera non è stata una semplice premiazione ma una vera e propria festa per gli amanti del teatro: un punto di incontro per appassionati e curiosi. Si spera che iniziative del genere continuino ad aumentare perché è proprio così che Salerno ha la possibilità di crescere e di far conoscere sempre più la nostra cultura.