
Sembra singolare, ma la strada maestra per combattere la criminalità organizzata ce la offre un film americano, "Gli intoccabili", di Brian De Palma, in cui un gruppo di valenti poliziotti incastra Al Capone arrestandolo per evasione fiscale. Bisogna colpire la camorra dove fa loro più male: nel portafoglio.
Sono queste alcune delle considerazioni importanti e critiche avanzate da Antonio De Iesu, questore di Salerno, ospite importante assieme al procuratore Alfredo Greco dell'incontro tenutosi ieri al Comune di Fisciano, che ha visto protagonista Don Luigi Merola, il sacerdote "anticamorra", per la presentazione al pubblico di Fisciano del suo ultimo libro "Il cancro sociale: la camorra - la storia di un prete che non ha mollato". Il gruppo 'Primavera' ha accolto ancora una volta il sacerdote, dopo lo scorso 28 ottobre, giorno dell'inaugurazione dell'associazione. Presenti in sala autorità politiche e militari. I saluti sono stati affidati come sempre sindaco di Fisciano Tommaso Amabile, a cui è seguito un intervento della giovane presidente dell'Associazione Titti Amabile. Il ricavato del libro, una raccolta di storie e di stralci di vita vissuta del giovane sacerdote di Forcella negli angoli più bui del suo quartiere e della sua città, andrà interamente alla Fondazione "'A voce d'è creature", nata nel 2007. E' un'organizzazione che cerca quotidianamente di salvare i più giovani dalle grinfie della camorra, permettendo loro di studiare, di farsi una cultura e di avere dinanzi modello che siano il più lontano possibile dall'immagine del criminale, perché bisogna scongiurare proprio questo, che il mafioso diventi un mito.