Napoli. I Magazzini Fotografici di Napoli, nell'antico Palazzo Caracciolo D'Avellino, propongono la mostra "Blow your mind", dedicata al fotografo serbo Vladimir Milivojevich, in arte Boogie. L'esposizione, inaugurata lo scorso 1 Dicembre ed aperta sino al prossimo 1 Aprile, si articola in due diversi filoni di lavoro del fotografo nativo di Belgrado: "It's all good" e "A Wah Do Dem". In "It's all good" Boogie ha immportalato la violenza ed il degrado dei sobborghi della zona di Brooklyn, a New York, tra cui Bushwick, Bedford, Stuyvesant, Queensbridge. Nei suoi scatti appaiono ineluttabili la povertà ed il sordido con cui i residenti devono fare i conti quotidianamente, con occhi e corpi iniettati dal crimine e dalla tossicodipendenza. I suoi scatti in bianco e nero non lasciano spazio alcuno all'indulgenza ed affondano negli occhi del visitatore con la loro epidermica crudezza, senza filtri o mediazione alcuna. In "A Wah Do Dem", "Cosa c'è che non va" per tradurre d'impatto, sua sesta monografia e prima a colori, Boogie punta il suo obiettivo sulla Giamaica, raccontando l'umanità della capitale Kingston dove la violenza e il crimine sono all'ordine del giorno nella vita dei suoi abitanti, lontano anni luce dalle spiagge bianche e dalle serate passate dai turisti cullati dalla musica reggae. La ricerca fotografica di Boogie è cominciata negli anni '90, allorquando la sua città natale, Belgrado, capitale della ex Jugoslavia, è diventata teatro di una delle più sanguinose guerre dell'ultimo scorcio di secolo. La sua attività di documentazione inizia così con le istantanee di una Belgrado sventrata dalle bombe Nato e ridotta in macerie e povertà, con famiglie dilaniate dalle perdite del conflitto e generazioni depauperate dalla piaga dell'eroina. Dall'area dei Balcani, poi, la sua macchina fotografica lo accompagna anche nel viaggio oltreoceano, per immortalare le esistenze altrettanto difficili dei sobborghi nord e centroamericani.
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