C'era anche il primo caporal maggiore scelto Giovanni Califano, un salernitano originario di Roccapiemonte, tra i quattro militari rimasti feriti nell'esplosione di una bomba che, nell'ovest dell'Afghahistan, ha colpito un "Lince" del quinto reggimento alpini, causando la morte del tenente Massimo Ranzani. A raccontare tutto all'agenzia Adn Kronos è stata la mamma del giovane, la signora Antonietta Fariezzo: "E' stato mio figlio, il mio Gianni, ad avvertirmi di essere rimasto ferito a seguito di un'esplosione". Califano è l'unico campano ferito. Momenti di terrore a Roccapiemonte, nella casa dove vivono i Califano, dove si è riunita tutta la famiglia: oltre alla madre ed al papà, Nicola, impiegato per i Beni Culturali, c'erano la moglie, Loreta, ed il fratello del militare, Vincenzo, impiegato in una casa di cura. "Si, adesso sono tranquilla - ha concluso la madre - Avere sentito mio figlio al telefono mi ha tranquillizzata molto". Restano da accertare, dopo le prime cure, le conseguenze della ferita riportata ad un piede, probabilmente causata da una scheggia staccatasi dallo stesso blindato che i militari stavano conducendo per effettuare una perlustrazione a Shindad, a ovest di Bagdad. Il primo caporal maggiore Giovanni Califano ha ventisette anni, dal 2001 indossa la divisa dell'esercito e, da qualche anno, vive a Vipiteno, in provincia di Bolzano, dove presta servizio presso la quarantaquattresima compagnia del V Reggimento Alpini.
Il presidente tiranno

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